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Mostre a Palazzo Martinengo Rassegne in provincia Territori a Palazzo Martinengo

Palazzo Martinengo diventa set per il compleanno di radio bresciasette

In occasione del compleanno della storica emittente bresciana radio bresciasette le porte di Palazzo Martinengo, insieme ad altri luoghi della cultura e della storia di Brescia, si sono aperte per ospitare una diretta durata dodici ore.

Nel corso del programma, orchestrato e condotto da Ruggero Tavelli, Fulvio Marini, Giorgio Zanetti e Maddalena Damini, si sono susseguiti come ospiti la Presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi Nicoletta Bontempi, il Presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, il curatore della mostra in corso Davide Dotti, Diego Spagnoli, storico direttore di palco per Vasco Rossi, Emanuele Turelli, autore e interprete di inchieste divenute monologhi teatrali e Alessandra Huscher, coordinatrice della Breast Unit di Fondazione Poliambulanza.

Nel corso della diretta l’accompagnamento musicale dal vivo di Daniele Gozzetti.

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Mostre a Palazzo Martinengo

Brescia, il riscatto (1945-1963). Tra ricostruzione e miracolo economico

La mostra sarà visitabile dal 30 settembre al 20 novembre, nel fine settimana, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:30. Ingresso libero

«Brescia, il riscatto (1945-1963). Tra ricostruzione e miracolo
economico»
è il titolo della mostra curata dal Centro Studi Rsi e in calendario dal 30 settembre al 20 novembre 2022 nella zona mostre di Palazzo Martinengo in via dei Musei al civico 30 a Brescia. È una mostra per conoscere, per capire, per discutere di un periodo storico sul quale l’attualità ci spinge a tornare con nuovo slancio.
Attraverso una raccolta di scatti fotografici inediti, oggetti di design, manifesti, riviste, reperti, documenti provenienti da archivi nazionali e
d’oltreoceano il percorso espositivo ricostruisce quella stagione dell’Italia
caratterizzata dalla ricostruzione, dall’ascesa economica e da una vivace creatività espressa nei più diversi ambiti: dalle trasformazioni urbane al settore manifatturiero sino al design e all’arte.
Dopo il successo delle mostre precedenti – con nostro orgoglio riallestite in trasferta anche oltre regione – il Centro Studi Rsi si propone di indagare la spinta propulsiva che ha generato all’indomani della fine della seconda guerra mondiale la ricostruzione a Brescia e, più in generale, in Italia. La nostra città, distrutta dai pesanti bombardamenti del 1944-’45, prontamente rinasce. Scommette sul futuro: il proprio e quello del Paese. Una «tensione ricostruttiva», quella di settant’anni fa, che si ripropone con forza oggi, nel momento dell’uscita dal dramma del Covid-19.

Un primo campione di immagini e di documenti ha fatto rivivere la ricostruzione in un’installazione artistica realizzata all’interno del Salone
Vanvitelliano di Palazzo Loggia dal 26 ottobre al 5 novembre 2021
(https://www.litaliariparte1945-1963.it/al-salone-vanvitelliano/progetto/ ). L’alto numero di visitatori che hanno frequentato le nostre precedenti
iniziative – dedicate sempre alla storia di Brescia, sempre debitamente inserita nel contesto nazionale – denota il grande interesse del pubblico per il proprio passato, per la propria storia, in particolare per la tenacia con cui i propri padri hanno saputo sempre riprendersi dalle più tragiche avversità. Cittadini bresciani e di fuori provincia hanno manifestato un’attenzione che va ben oltre la curiosità di scoprire pagine di storia poco conosciute della propria terra. Hanno dimostrato anche un sincero afflato di conoscenza del proprio passato che è parte costitutiva
dell’identità di ogni comunità.
Come per gli anni precedenti, il Centro Studi in collaborazione con «Il
Giornale di Brescia» ha riservato grande spazio al coinvolgimento, il più largo possibile, del pubblico attraverso i Collection Days. I bresciani nei mesi scorsi sono stati invitati, infatti, a più riprese a recarsi presso la redazione del quotidiano cittadino per far conoscere oggetti, documenti, fotografie degli anni Cinquanta e Sessanta in proprio possesso (https://www.litaliariparte1945-1963.it/collection-
days/presentazione/
) .

Sono state attivate anche le scuole. A tal scopo è stato istituito un premio
alle prime tre classi che si sono distinte nel reperimento di fonti, testimonianze, documenti e nella preparazione di elaborati sul tema
https://www.litaliariparte1945-1963.it/concorso-scuole/premiazione/.

Questo materiale, unito a quello messo a disposizione da archivi storici
nazionali e internazionali come l’UN Archive di New York, andrà a costituire il percorso espositivo che si snoderà su due piani di Palazzo Martinengo. Dalla ricostruzione al boom della motorizzazione, dalla rivoluzione dei consumi e del costume (propria degli anni del «miracolo economico») al lascito del mondo rurale, questi i temi che saranno raccontanti in un allestimento storico dal taglio moderno
e ricco di suggestioni.

Ingresso libero | Orari di apertura: sabato, domenica e festivi dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:30. Apertura prolungata straordinaria fino alle 23:00 sabato 1 ottobre in occasione della Notte della Cultura. Inaugurazione venerdì 30 settembre, ore 18:00

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GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO
Sabato 17 settembre 2022

Come ogni anno a settembre si celebrano le Giornate Europee del Patrimonio Culturale, un’iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea. Le Giornate Europee del Patrimonio sono progettate per aiutare a scoprire storie e luoghi meno noti che hanno contribuito a plasmare la cultura e il patrimonio dell’Europa. L’obiettivo è quello di approfondire la comprensione del passato comune, valorizzare i valori tradizionali e promuovere nuove iniziative di educazione al patrimonio e di conservazione.
Quest’anno il tema scelto dal Consiglio d’Europa è “Il patrimonio sostenibile”, tema condiviso nel contesto del cambiamento ambientale, del variegato patrimonio culturale dell’Europa e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030; riguarderà i passi che
organizzatori e visitatori possono compiere per essere più rispettosi dell’ambiente, così come il modo in cui il patrimonio costruito e naturale contribuisce anche a un futuro più sostenibile.
Durante il 17 settembre, in contemporanea si svolgeranno un insieme di eventi culturali in tutta Europa.
La Fondazione Provincia Brescia Eventi e la Provincia di Brescia celebreranno la Giornata Europea del Patrimonio sabato 17 settembre a Palazzo Martinengo, che ospiterà come ogni anno performance artistiche e musicali, coinvolgendo attivamente la cittadinanza.
La giornata avrà i seguenti momenti:

  • dalle 14 alle 18,30 visite guidate a tema (ultima partenza alle ore 18)
  • alle 18 conversazione con ospiti del mondo della cultura e dell’arte sul tema della sostenibilità: intervengono Carlo Berizzi, Associazione Interessi Metropolitani, Claudia Molinari, We are Muesli, Valentino Rubetti, collezionista, Giuseppe Ge, Touring Club Italiano
    Modera Giancarla Paladini
  • alle 19 musica di brani classici e brillanti con il Quartetto di saxofoni del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia: Martina Madini, sax soprano – Francesco Guarino, sax contralto – Francesca Fantini, sax tenore – Alberto Passini, sax baritono
  • alle 20 degustazione di vini offerta dall’azienda agricola Cobue di Pozzolengo

Nel pomeriggio, alle 17 Palazzo Martinengo ospiterà al contempo nell’area mostre il finissage della mostra Una Generazione di Mezzo con Gabriele Picco e Armida Gandini

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Una Generazione di Mezzo: Armida Gandini e Gabriele Picco

Armida Gandini e Gabriele Picco in mostra a Palazzo Martinengo dal 7 luglio al 18 settembre 2022

Lo scorso anno la mostra antologica dedicata alla vita e alla ricerca di Albano Morandi (Salò, 1958) ha aperto le danze ad un progetto espositivo triennale che sceglie Palazzo Martinengo Cesaresco a Brescia, luogo da sempre vocato alla presentazione di artisti bresciani che si sono particolarmente distinti nel panorama artistico nazionale ed anche internazionale, per confrontare cinque personalità la cui opera ha letteralmente attraversato gli ultimi due secoli, continuando tutt’oggi a generare lavori di peculiare interesse che bene evidenziano le direzioni e il senso del lavoro artistico di quella che possiamo definire una vera e propria “generazione di mezzo”.
Albano Morandi e Maurizio Donzelli nascono nel 1958, Paola Pezzi e Armida Gandini rispettivamente nel 1963 e nel 1968, Gabriele Picco nel 1974. Se le loro date di nascita si collocano in quattro momenti storicamente cruciali del XX secolo – dal cosiddetto disgelo della Guerra Fredda al boom economico, dal Sessantotto agli anni di Piombo – artisticamente queste quattro fasi segnano in modo inequivocabile il corso dei nuovi linguaggi della contemporaneità: alla fine degli anni Cinquanta l’Informale viene spazzato via dalla Monochrome Malerei e Lucio Fontana distrugge le ultime propaggini della tradizione: taglia la tela o la prende a pugnalate; nei primi anni Sessanta si avviano le grandi sperimentazioni “pop” e “op” che in Italia vedono nascere l’arte programmata e cinetica; gli anni Settanta, il 1974 in particolar modo, tengono a battesimo la Body Art e l’arte concettuale diventa il nuovo laboratorio dove le idee e il processo contano più del risultato.
I cinque artisti bresciani nascono in questi momenti laboratoriali e nelle loro opere la carica eversiva e spiazzante, unita alla volontà di porsi da outsider rispetto alle convenzionali categorie della storia e della critica d’arte, li accomuna e stringe, seppur nella differente direzione linguistica che ciascuno di essi intraprende e persegue nel tempo con coerenza e impegno. Dagli anni Ottanta (Morandi e Donzelli) al decennio successivo (Gandini e Pezzi) al nuovo millennio (Picco), i nostri cinque artisti bresciani hanno nel tempo dimostrato una straordinaria vitalità e produttività, dialogando con le vicende artistiche nazionali ed internazionali, senza mai perdere quel proprio nucleo generativo e assolutamente riconoscibile che sin dalle prime battute è rimasto intatto, custode di un’identità linguistica e iconica che costituisce, anche e soprattutto, il valore primo di ciascuno di loro.

Palazzo Martinengo Cesaresco, via Musei 30, Brescia
Dal 7 luglio al 18 settembre 2022
ORARI: venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00

Ingresso libero.

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PREMIO NOCIVELLI

LE STANZE DEL CONTEMPORANEO

Palazzo Martinengo – Via Musei 30, Brescia

Dal 5 giugno al 4 luglio 2021
aperto giovedì e venerdì 15-19/sabato e domenica 10-19

Inaugurazione: venerdì 4 giugno ore 17 – Ingresso libero

La mostra collettiva dedicata ai vincitori della XII edizione del Premio Nocivelli del 2020 è frutto della consolidata partnership tra l’Associazione Culturale Techne e la Fondazione Provincia di Brescia Eventi. Ogni anno il comitato di giuria si riunisce a inizio luglio per la scelta dei finalisti del concorso e a settembre si inaugura la mostra dedicata ai finalisti e sono annunciati i vincitori.

Da quel momento artisti e curatore iniziano a lavorare per creare una mostra che raccoglie opere dei dieci vincitori tra fotografie, sculture, opere di pittura ed installazioni, dando spazio e voce a artisti emergenti che si affacciano alla propria stagione artistica.

Le Stanze del Contemporaneo presenterà il lavoro degli artisti e la loro ricerca, come luogo di conoscenza reciproca e diretta tra le diverse realtà ed i soggetti che ruotano attorno al mondo dell’Arte, come territorio di confronto e riflessione esponendo lavori significativi a supporto del messaggio e del percorso artistico individuale.

La mostra composta da 10 sale, ognuna dedicata ad uno degli artisti, sarà inaugurata venerdì 4 giugno (17-20) e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 luglio. I vincitori del Premio Nocivelli 2020 sono: Mattia Barbieri Anna Capolupo Francesco Ciavaglioli Giulia Dal Monte Binta Diaw Matilde di Pietropaolo Pierpaolo Maso Alessandra Sarritzu Ambra Iride Sechi Aurora Troletti.

L’Associazione Culturale Techne è stata fondata nel 2009 dalla famiglia di Luigi Nocivelli per dare continuità alla sua passione per la cultura, in particolare nella forma di promozione e diffusione dell’arte contemporanea in Italia. Con l’Associazione nasce anche il Premio Nocivelli, un concorso d’arte per la promozione di pittura, scultura e fotografia, patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Brescia e dai Comuni di Brescia e di Verolanuova. Durante gli anni il Premio si è evoluto e ogni edizione ha scandito una nuova tappa sul percorso che consente alla giovane arte contemporanea italiana di mostrarsi all’interno di una ideale vetrina pubblica, composta di tanti tasselli e tante occasioni, incontri e dialoghi, sempre all’insegna dei valori che Luigi Nocivelli ha impresso in maniera indelebile in coloro che hanno accettato il testimone di questa fucina di creatività.